Raccogli-spilli
Basta raccogliere gli spilli uno a uno!
Online da: 07.08.2008,
Numero visite: 448410
0
Mia moglie lavora in una sartoria e ogni giorno le cadono numerosi spilli sul pavimento.
Raccoglierli è un lavoro che richiede tempo e pazienza.
E' proprio un caso da Supermagneti! Un po' di resti, un'ora di bricolage ed ecco, adesso è il mio "raccogli-spilli" a sbrigare il lavoro con eleganza e senza fatica.
Ecco il materiale utilizzato:
- una vaschetta sottile di alluminio da buttare
- alcuni resti di legno
- un cilindro di metallo per l'impugnatura e
- cinque parallelepipedi magnetici Q-20-20-03-N e un cubo magnetico W-05-G
Dal legno ho ricavato un pannello su cui ho montato da entrambe le parti due "pattini" e al centro un supporto a cerniera per il manico.
Con la UHU MAX REPAIR
ho incollato al fondo della vaschetta, dalla parte interna, cinque parallelepipedi magnetici
che funzionano da raccogli-spilli.
Con dei resti di compensato ho alzato la base della vaschetta, affinché i magneti venissero a contatto con la parete interna del coperchio e potessero così attrarre efficacemente gli spilli.
Il coperchio della vaschetta, che durante l'impiego si trova vicino al pavimento, non è provvisto di magneti, di modo che, aprendo il coperchio, gli spilli raccolti si trovino fuori dal raggio d'azione dei magneti e si stacchino da soli senza bisogno di toccarli.
Una piastra di supporto e un cubo magnetico W-05-G
servono per la chiusura della vaschetta.
Al posto della vaschetta di alluminio si possono naturalmente usare anche una scatola di compensato, un barattolo di plastica o qualcosa di simile.
Nota del team di supermagnete: chi non vuole costruirne uno fai-da-te, può anche acquistare convenienti raccoglitori metallici direttamente nel nostro shop.
L'intero contenuto di questa pagina è protetto dal diritto d'autore.
Senza espressa autorizzazione, non è permesso copiarne il contenuto né utilizzarlo in alcun'altra forma.
Senza espressa autorizzazione, non è permesso copiarne il contenuto né utilizzarlo in alcun'altra forma.